Dott.ssa Monique Preau
Psicologa Albo degli Psicologi del Lazio n.28518
Consulente in sessuologia clinica
Life e Business Coach
La presentazione dell'interessante libro “Prendiamo la parola” di Flavia Trupia, a cui ho partecipato di recente, mi ha ricordato quanto la parola sia uno strumento di libertà.
Quando è consapevole, la retorica può aiutare le donne a uscire dal silenzio — non per alimentare la contrapposizione tra generi, ma per costruire un’uguaglianza basata sulla valorizzazione delle differenze.
Molte donne si sentono bloccate ancora prima di cominciare, convinte di non avere il diritto di dire, raccontare, esistere.
L’educazione, i modelli sociali, la paura del giudizio… tutto contribuisce a creare un silenzio interiore che, con il tempo, si trasforma in insicurezza, vergogna, senso di inadeguatezza.
Molte donne mi raccontano frasi che rivelano questo blocco:
“Non voglio sembrare presuntuosa…”
“Preferisco non dire nulla, così evito problemi…”
“Chi mi ascolterà mai?”
Queste convinzioni radicate portano spesso a rinunciare a esprimere bisogni, idee e sogni.
Superare questo blocco significa lavorare su:
✅ la legittimazione a esistere e ad avere una voce propria;
✅ la gestione della paura di non essere comprese o accolte;
✅ la capacità di definire confini e priorità senza colpevolizzarsi.
🌱 La parola come scelta, non come obbligo
Il mio lavoro con Respira. Riparti. Rinasci. nasce proprio da qui:
aiutare le donne a riscoprire la loro voce come scelta consapevole, non come maschera da indossare per piacere agli altri.
Perché solo quando la parola nasce da un’identità solida e dal rispetto di sé, può trasformarsi in un atto liberatorio e costruttivo.
🌟 La retorica come passo successivo: dare forma alla parola ritrovata
Una volta ritrovata la voce interiore, è fondamentale imparare a usarla in modo efficace: la retorica, intesa come arte di comunicare in modo chiaro, autentico e rispettoso, permette di portare la parola ritrovata nel mondo con forza e consapevolezza.
La retorica non è un’arma per dominare, ma un alleato prezioso per:
🔹 organizzare le idee e renderle comprensibili e incisive;
🔹 scegliere le parole giuste per raccontare esperienze senza paura;
🔹 trasformare la comunicazione in uno strumento di connessione e cambiamento, senza aggressività ma con fermezza.
Perché la retorica, nutrita di autoconsapevolezza, ci consente non solo di prendere la parola, ma di farlo in modo che la nostra voce venga ascoltata, rispettata e capace di generare trasformazione.
💡 Lavorare sulla parola è importante.
Ma lavorare sulla consapevolezza che precede la parola è ciò che rende le nostre voci davvero autentiche, autorevoli e trasformative.
✨ Un invito alla riflessione
Quante volte ti sei fermata per paura di non essere capita?
Quante volte hai pensato che le tue parole fossero “di troppo”?
Ricorda: non è mai troppo tardi per imparare ad ascoltarti, legittimarti e scegliere di prendere parola.
© Dott.ssa Preau Monique
Psicologa, Albo degli Psicologi del Lazio n.28518
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